Meglio di un “Read it later”, l’ennesimo modo per dimenticarsi articoli interessantissimi da leggere. Con cadenza chiaramente irregolare. Questo è il primo della serie, ma la maggior parte sono qui.
Ian Bogost recupera un suo paper del 2004 in cui ragionava del futuro dei giochi in multiplayer asincrono:
«I MMORPG in 3D con grossi bugdet hanno generato entrate significative e vittorie virtuali. Ma ancora non conquistano la maggior parte dei casual player. Questo articolo immagina un futuro promettente per l’esperienza di gioco in multiplayer asincrono, o per tutti quei giochi in cui si agisce in sequenza anzi che simultaneamente.»
«Nel 2004 ho scritto di multiplayer asincrono… e invece ci è toccato Farmville.», dice.
» Asynchronous Multiplay. Futures for Casual Multiplayer Experience
PUBLISHING
Su Slate Katie Arnold-Ratliff prova a capire se le condizioni di salute dei paperback siano così critiche come sembra. La raccolta di opinioni è dettagliata. Richard Nash in proposito dice «La tecnologia non scompare né si dissolve, ma il suo scopo si sposta. Lo scopo di un cavallo nel XIX secolo era il trasporto, oggi è il divertimento o le scommesse.»
» Soft Target. Have reports of the paperback’s death been greatly exaggerated?
WHAT IF…?
«Le persone sono capaci di gentilezza straordinaria ma anche di incredibile insensibilità. Aiutiamo gli altri, ma allo stesso tempo siamo ciechi davanti alla miseria. Ma se potessimo rendere gli esseri umani sempre gentili? Cosa ci spiega la scienza sull’empatia e come è possibile crearla nelle persone?»
Charlie J. Anders l’ha chiesto a psicologi, neuroscienziati e filosofi, ponendo una domanda semplice: «se tu comandassi il mondo e decidessi di progettare la razza umana perché sia più empatica, come faresti? E che genere di conseguenze ti aspetteresti, buone o cattive?»
» How could we engineer humans to have more empathy?
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